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Albert Goshwinsky, meglio come Albert Goshman o Al Goshmannasce il 6 dicembre del 1920 negli Stati Uniti nella metropoli di New York. Il primo lavoro di Albert non fu quello del prestigiatore, bensì quello del fornaio e secondo alcune voci la sua specialità erano i Bagel.
Attorno all’età di venticinque anni, durante la Seconda Guerra Mondiale, avendo trovato un libro di micromagia, cominciò a studiare i primi giochi e dopo la fine della guerra continuò la sua passione.
Inizialmente il suo nome d’arte fu Fakir il panettiere, oppure si faceva chiamare Il falso panettiere (the baker that’s a facker).
All’inizio degli anni sessanta Albert Goshman dovette chiudere la sua panetteria andata in fallimento a causa di una catena di negozi di panetteria che aveva aperto a Brooklyn. Si trasferì dunque nella West coast, a Los Angeles e dopo pochi anni, a partire dal 1963, cominciò ad esibirsi regolarmente al Magic Castle, presso il quale riscosse fin dai primi momenti una buona fama.
Il suo nome iniziò ad essere conosciuto anche al di fuori del mondo magico tanto che il 17 agosto del 1966 si esibì per l’ 84° compleanno di Samuel Goldwyn (uno dei più grandi produttori cinematografici dei primi del ‘900).
La sua bravura cominciò a dargli parecchia fama tanto che il 7 Dicembre 1985 per Albert Goshman, fu invitato da RocMac Millan, gestore del The international magic studio di Londra al Kennedy Hotel per un incontro segreto insieme ad altri duecento maghi. L’evento si strutturava tra dimostrazioni e conferenze di magia e nel 2005 la conferenza e l’esibizione di Goshman è stata commercializzata in formato DVD.
Albert fu ammirato da tutti per la sua magia, ma non per il modo di vestirsi. Era una persona molto trascurata e si racconta che solo una volta sua moglie riuscì a convincerlo a vestirsi in modo elegante con smoking e guanti in cotone, per un’esibizione importante al Magic Castle.
Albert ricevette, durante la sua vita vari premi tra cui:
• Nel 1968 ricevette il titolo di miglior mago da close-up (1968)
• Nel 1975 AMA Award per il mago dell’anno e miglior mago da close-up (1968)
Nella sua vita ha pubblicato vari libri: Four card through a newspaper (1968), Conins through the table (1668), The card in the purse (1968), Magic by Gosh, scritto in collaborazione con Patrick Page (1985).
Sempre di Goshman esistono anche dei DVD e VHS: Magic by Gosh (VHS, 1986), The life and the times of Albert Goshman (DVD, 1986), The Albert Goshman lecture: the live at the Kennedy (DVD, 2005).
Goshman è sempre stato molto stimato dalla stampa magica e non. Lou Derman, un commediografo, scrisse per la rivista Genii questo: “Siamo davvero fortunati ad aver vissuto in un’era che ha generato tre geni: Einstein, Albert Shweitzer e Aalbert Goshman”. Da Frances Ireland Marshall fu definito “Una grande palla soffice di burro di uomo”.
La rivista The world’s fair scrisse: "Al Goshman è fenomenale; non c'è da stupirsi che la sua reputazione sia schizzata alle stelle negli ultimi anni. Sapevamo che sarebbe stato bravo, ma non avrei mai immaginato che nessun essere umano potesse essere così bravo."
Un reporter del New York times partecipò ad una convention magica ad Abbott a Colon (Michigan) e, facendo riferimento ad Albert scrisse: “il punto culminante della settimana è stato un fornaio che ha fatto magia, trasformando una moneta di rame in argento.”
Goshman è inoltre note per essere stata la prima persona a fabbricare e commercializzare su grande scala palline di spugna di ogni colore e grandezza, reversibili e non, oltre ad un grande numero di oggetti sempre in spugna. La qualità della spugna sintetica dalla ditta di Albert Goshman era e ad oggi, per moltissimi, rimane la migliore per fare magia. Franck Garcia nel suo libro “Enciclopedia della magia con le palline di spugna” consiglia moltissime volte l’utilizzo dei prodotti di Goshman. La produzione su grande scala di palline prefabbricate rivoluzionò, seppur in minima parte, il mondo magico, dal momento che non era più necessario fabbricare a casa propria le palline intagliando la spugna con le forbici.
A livello tecnico Goshman non mirò a costruire un repertorio sconfinato, bensì decise di curare nei minimi dettagli un numero ridotto di effetti classici. Decise di fare questa scelta dopo che Dai Vernon gli disse: “Albert, se impari a fare qualsiasi dei giochi conosciuti meglio di chiunque altro, tutti i maghi noteranno se vedono il trucco eseguito da qualcun altro, Dovresti vedere Goshman farlo.”
Questo approccio allo studio di magia gli permise di correggere ogni minimo errore tecnico manipolativo e il timing.
L’elemento principale per Goshman è il performer stesso. È celebre la sua frase “You are magic”. Tu sei la magia. Gli oggetti di scena arrivano solo per la corsa. Se sei un artista abbastanza forte, non importa cosa fai. Stai vendendo "tu". È stata la più grande scoperta che abbia mai fatto.