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All'inizio del XX secolo, un uomo viaggiò intorno al mondo con uno spettacolo di magia che necessitava di 8 vagoni merci per trasportare le 40 tonnellate di attrezzature e un gruppo di oltre 12 assistenti, il suo nome era: Howard Thurston. Nato a Columbus, Ohio, il 20 luglio 1869 ebbe un'infanzia difficile e abbandonò presto la sua famiglia, egli iniziò a vendere giornali e schedine delle corse, viaggiando di città in città su treni merci e compiendo piccole truffe. La sua vita cambiò quando assistette allo spettacolo di Alexander Herrmann, uno dei più grandi illusionisti di quell’epoca. Affascinato dalla magia del grande Herrmann, il giovane Thurston decise di voler diventare un mago. Fece la sua prima apparizione in scena con il Sell’s Brother Circus, dimostrandosi attratto dalla magia con le carte. Dopo aver incontrato James William Elliot, egli imparò giochi di destrezza e manipolazione, fino ad essere capace di far apparire delle carte da gioco dalle sue mani. Nel 1898, presentò un trucco con le carte che inganno perfino Leon Herrmann, il nipote di Alexander Herrmann, che gli offrì il denaro per acquistare il segreto. Dal 1900 al 1905, Thurston fece una tournée in Europa, intrattenendo potenti come Re Edwars VII, l’imperatore di Germania, lo Zar di Russia e Theodore Roosevelt. Nel 1905 arrivò in India, presentando il suo spettacolo in un grande tendone e destando stupore agli abitanti del luogo con illusioni tali da superare le meraviglie di quella terra piena di misteri. Nel maggio 1908 al Ford’s Opera House di Baltimora, il famoso illusionista Harry Kellar annunciò Thurston come suo successore. Howard Thurston fu uno dei più grandi illusionisti del secolo scorso. Nel suo show di tre ore “The wonder of the Universe” egli presentava le più sorprendenti illusioni mai realizzate nella storia della magia. Una di questa era chiamata “La Principessa di Kernac”; durante il numero l’assistente veniva sdraiata in un letto e, con un gesto magico dell’illusionista, la donna iniziava a galleggiare nell’aria per poi volare fino al soffitto del teatro scomparendo nel nulla davanti agli occhi degli spettatori. La levitazione fu un’illusione inventata da John Nevil Maskelyne un illusionista e manager dell’Egyptian Hall di Londra, un palazzo dei misteri, dove le più strane illusioni, mostre, automi e immagini in movimento, venivano esibite. Una sera, durante uno spettacolo di Maskelyne, il più famoso mago americano, Harry Kellar, decise di rubare il segreto di quella sorprendente illusione. Alcuni anni dopo, Harry Kellar presentò la sua costosissima versione della levitazione “La principessa di Kernac”; quando decise di ritirarsi dalle scene, diede il permesso a Thurston di presentare l’illusione nel suo “Show of wonders”. Howard Thurston non fu solo un bravo mago, la trama e il copione che egli costruiva intorno alle sue illusioni erano così di impatto che rendevano i suoi effetti veri capolavori; ad esempio, “Il quadro spiritico”, dove una tela da pittura, misteriosamente, si dipingeva da sola raffigurando l’immagine scelta dagli spettatori. Fu anche un “uomo di marketing” perché fu in grado di trovare il modo corretto di promuovere se stesso. Egli era un illusionista, un mago, un prestigiatore, un manipolatore, ma egli non era visto come un supereroe come Harry Houdini, ad esempio. Promuovere al meglio uno spettacolo di magia era quindi molto difficile. Tra gli oggetti promozionali più belli non vi erano solo i suoi poster ma anche monete coniate per lui, i suoi libretti di magia e quelli di interpretazione dei sogni, ma tra i più famosi c’erano le sue “Throwing cards”, carte da gioco personalizzate, con foto pubblicitarie e pubblicità delle sue invenzioni, che egli lanciava verso il pubblico che le tratteneva come souvenir del suo show. La carriera di Thurston durò per circa 28 anni, durante i quali era riuscito a trasformare un talentuoso numero da vaudeville in uno spettacolo magico mai visto prima. Morì il 13 aprile 1936.
“Puoi ingannare gli occhi e la mente del tuo pubblico, ma non puoi ingannare i loro cuori”. Howard Thurston.